Pubblichiamo quanto segue:
L' articolo dal titolo Fondi Lega, Scillieri regista delle operazioni, apparso sul quotidiano Sole24Ore a firma della giornalista Sara Monaci, parla di una serie di società implicate in un’inchiesta riguardante un noto partito politico asserendo e lasciando intendere un coinvolgimento di società del Gruppo Fidinam (Fidirevisa Italia Spa, Fidinam Lussemburgo e Fidinam Svizzera).
Il Gruppo Fidinam contesta integralmente le asserzioni riportate dall’articolo, dichiarando la propria completa estraneità sia all’inchiesta in corso che qualsivoglia legame diretto o indiretto con i soggetti indicati nell’articolo.
Fidinam ha già chiesto al Sole 24 Ore di rettificare la notizia, riservandosi di adire successivamente ad azioni legali per ripristinare sia il proprio nome che la correttezza dell’informazione.
Il Gruppo Fidinam e l’Avv. Tettamanti sono stati oggetto di articoli negativi di vario genere contro i quali hanno proceduto giudizialmente a più riprese, uscendo vincenti nelle procedure:
1) contro Greenpeace negli anni ’99-’00 per aver accusato di essere partecipi con una rete criminosa definita mafiosa, di commercio illecito di scorie radioattive. Con sentenza del 22 maggio 2000 della Corte delle Assise correzionali di Lugano, il Sig. Weber, ai tempi un attivista Greenpeace, fu dichiarato e pronunciato colpevole di diffamazione: - per aver inscenato un’azione dimostrativa presso gli uffici di una Società a Lugano che era coinvolta nelle accuse di Greenpeace, e che veniva ingiustamente collegata al Gruppo Fidinam. - per aver reso pubblico un rapporto intitolato “La Rete”: rapporto nel quale venivano resi, tra le altre parti, il Gruppo Fidinam e l’Avv. Tettamanti pubblicamente sospetti di condotta disonorevole ed incolpato di altri fatti suscettibili di nuocere alla Loro reputazione, senza che ciò fosse comprovato da un interesse pubblico o da altro motivo sufficiente, mancando parimenti di portare sia la prova della verità delle allegazioni, sia di aver avuto buoni motivi per ritenerle vere in buona fede. Il Sig. Weber fu, di conseguenza, condannato.
2) contro il giornalista Paolo Fusi, e la società RCS Quotidiani SpA, negli anni ’03-’04, per aver accusato di essere coinvolti in un grosso caso di corruzione in Spagna, nel caso italiano Mani Pulite e di avere a che fare con le transazioni di Tangentopoli tra Eni e Fininvest collegandolo a Silvio Berlusconi. Con sentenza del 30 dicembre 2006, il Tribunale di Milano pronunciò in via definitiva il carattere diffamatorio delle accuse del giornalista Biondani il quale, insieme alla RCS Quotidiani: - vennero condannati al pagamento di una somma a titolo di danno non patrimoniale.
- vennero ordinati alla pubblicazione della sentenza sul quotidiano “Il Corriere della Sera”.
3) contro il giornalista Paolo Mieli del Corriere Della Sera e la RCS Quotidiani SpA negli anni ’04-’05, per aver accusato di essere in qualche modo collegati al crac Parmalat.
4) contro gli scrittori Sandro Mattioli e Andrea Salvatore Giuseppe Palladino, negli anni 2011-2015 per aver richiamato nel loro libro “Die Muell – Mafia. Das kriminelle Netzwerk in Europa” il rapporto intitolato “La Rete” di Greenpeace già oggetto di separata procedura (si veda sopra). Con sentenza del 23 dicembre 2015 del Giudice della Pretura Penale del Cantone Ticino, i Sig.ri Mattioli e Palladino sono stati pertanto dichiarati e pronunciati colpevoli di diffamazione nei confronti dell’Avv. Tettamanti.
Non è nella politica del Gruppo Fidinam e del Dr. Tettamanti agire contro qualsiasi articolo diffamatorio ma si rendono attenti eventuali giornalisti o “bloggers”, della presenza su internet di articoli infondati e quindi delle conseguenze civili e penali che eventuali pubblicazioni basate su articoli infondati potrebbero comportare loro.
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